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L'affascinante cittadina medievale di Chiavari è incastonata al centro del Golfo del Tigullio, insenatura che si estende sul Mar Ligure dalla parte della Riviera di Levante, rinomato per le località di Portofino e Santa Margherita Ligure; Sestri Levante, con le due celebri insenature (la Baia delle Favole e la Baia del Silenzio), Rapallo e Lavagna. A pochi chilometri di distanza si trovano Camogli ed il Golfo del Paradiso, la città di Genova con lo splendido centro storico e l'Acquario, le caratteristiche Cinque Terre, Portovenere ed il Golfo dei Poeti.
Sulla piana alluvionale a ponente della foce dell'Entella sorge Chiavari, il cui nucleo più antico si estendeva inizialmente dalla collina di Ri all'odierno Palazzo di Giustizia; la Chiesa di Rupinaro e l'attuale Palazzo Rocca costituivano rispettivamente il confine occidentale ed orientale del borgo.
Benchè la scoperta di una necropoli databile tra l'VIII e il VII secolo a.C. attesti l'esistenza di un insediamento preromano, le prime notizie documentate su Chiavari risalgono al sec. X.
Al tempo dell'Impero Romano era considerata un'importante centro costiero del territorio del Tigullio e alcuni documenti la citano come Tigullia altri come Segesta Tigulliorum, un nome che però pare diede origine a Sestri Levante.
Sull'origine del nome odierno si avanzano diverse ipotesi, la più accreditata cita la parola Clavaro (Chiave) presenti in un antico documento del 980, come la più probabile antenata di Chiavari, e si suol spiegare l'origine in quanto la città si trova allo delle quattro valli: Fontanabuona, Sturla, Graveglia e Aveto.
Nelle alterne vicende della storia la cittadina si è configurata come centro strategico e commerciale di primaria importanza.
Durante il Medioevo entrò a far parte della Repubblica di Genova che, nel 1167, vi costruì una ponderosa cinta muraria ed erigendo un castello su un colle da porre come avamposto contro la famiglia Malaspina, già Signori di Lunigiana. Questi ultimi tentarono un assedio nel 1172 prontamente sedato da Genova.
Nel 1243 si costituì ufficialmente in comune libero sotto il potere della Repubblica Genovese. Cent'anni dopo il primo assedio dei Malaspina, la città fu di nuovo assediata dalla famiglia di Lavagna: i Fieschi che riuscirono a sottrarre il comune dalla dominazione di Genova.
Chiavari fu quindi feudo fluiscano fino al 1332 anno in cui la Repubblica di Genova lo riconquistò e scelse come sede del futuro Capitanato che inglobò quasi interamente il territorio del Tigullio.
Nel 1393 i Fieschi riuscirono a sottrarre nuovamente la cittadina al controllo di Genova, per un breve periodo perchè poi ritornò comune sotto il dominio genovese arricchendo di molto la struttura edilizia con nuovi palazzi e portici e la nominò sede del tribunale.
Dal 1648 ebbe il titolo di città.
Seguì poi le vicende del resto della Liguria dapprima sotto il controllo degli Austriaci nel 1747 e poi di Napoleone nel 1797. Alla caduta di Napoleone verrà inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
Nel secolo scorso fu invece terra di emigranti verso le Americhe.
Tutt'oggi conserva i portici medievali che ne fanno un luogo ideale per il passeggio in qualsiasi condizione atmosferica; al di là delle chiese e dei monumenti sono proprio questi ultimi a meritare un'attenzione particolare, grazie ai loro archi a tutto sesto, le crociere e i capitelli che portano incisi nel marmo gli stemmi delle famiglie nobiliari.
L'artigianato si basa soprattutto sulla fabbricazione di sedie, tra cui il modello "Campanino"; basti pensare che nel 1850 vennero prodotte 120.000 sedie in un anno.
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